giovedì 16 maggio 2013

Nel cuore della Spagna....MADRID

In ritardo di un giorno ecco il mio resoconto sui primi due giorni passati in Spagna.
Dopo alcune titubanze sulla meta di questo viaggio, si è arrivato ad optare per Madrid. Devo dire che mai scelta più azzeccata!
Una città viva dal punto di vista sia artistico e culturale, ma sopratutto una città che, come ho detto ieri non dorme proprio mai!
Siamo partiti dall'aeroporto di Bologna con un volo dell'Iberia, ma gestito da una compagnia spagnola, l'Air nostrum, che però non consiglio particolarmente, più che altro l'aereo era molto piccolo e sentivamo tutti i vuoti d'aria, e abbiamo avuto un piccolo disguido nella partenza del viaggio di ritorno, per cui abbiamo accumulato un'ora di ritardo.
Arrivati all'Aeroporto Barajas ci siamo diretti verso il nostro Hotel, faceva parte della catena Mercure si trovava in centro, praticamente in Plaza de España, molto comodo in quanto vicino la metro.
Plaza de España


Giardini Sabbatini ( Palacio Real)

Palacio Real (retro)

Palacio Real

Nostra Signora de Almudeña

Placa Isabel
Stazione Atocha
Direzione verso il famosissimo Museo Nacional el Prado , tappa obbligata, encantada!
Dopo il museo una bella passeggiata tra le vie di Madrid,  successiva Puerta del Sol e Plaza Major.
In tutta la città si respirava un'aria di festa in quanto siamo capitati proprio nei giorni dei festeggiamenti per il patrono di Madrid, San Isidro.
Infatti a Plaza Major era stato montato un palco per dei concertini, e Plaza del Sol mentre tornavamo a prendere la metro era invasa da statue giganti di cartapesta di personaggi vestiti con gli abiti tipici.


Museo Nacional El Prado

Museo Nacional El Prado

Puerta del Sol

Statua dell'Orso e del Corbezzolo, simbolo della città
Puerta del Sola Gigantes

Calle Major


Plaza Major

Plaza Major



Bere birra come se non ci fosse un domani

Calle Toledo

Plaza Major




Plaza Sant'Ana

Plaza Sant'Ana

Cena al Lateral (Plaza Sant'Ana)
I ritmi di Madrid sono molto lenti, si cena verso le 22h- 23h , si vive molto la notte e la mattina si dorme. Infatti la maggior parte dei locali rimane aperto sino a tardi, sopratutto il week-end, per poi riaprire per ora di pranzo intorno alle 14h-15h, non è cosa normale pranzare prima di quest'ora, anche perchè prima solitamente si beve birra e si fà aperitivo con le tapas, servite in ogni locale.





martedì 14 maggio 2013

Tornare dopo mesi di assenza...

Tornare dopo mesi di assenza...
per vari motivi non ho avuto tempo di scrivere, non perchè non avessi qualcosa da raccontare ma semplicemente è passato il tempo e non me ne sono resa conto!
Tra traslochi vari, impegni di lavoro e una connessione un pò altalenante ho trascurato un pò il blog, mentre sono sempre stata attiva sulla nostra pagina Facebook della quale vi lascio il link
A domani per il resoconto sul mio viaggio a Madrid, una città veramente stupenda e che sopratutto non dorme mai!
Vi lascio con un'immagine di Palacio Real, quella che è stata la residenza dei reali di Spagna.
Palacio Real

Luisa

sabato 22 dicembre 2012

Stati Uniti (terza parte): Vegas, il paese dei balocchi


Las Vegas, ultima tappa del mio tour…la chiamano anche semplicemente Vegas! E’ senza dubbio un “paese dei balocchi” (mancava veramente solo Pinocchio con il gatto e la volpe!!!!). Tutto è alquanto finto e surreale: persone che si accaniscono alle slot machine, fra cui tante donne anziane, dalla sera alla mattina, ”around the clock” come si dice…Ebbene questa città, simbolo del gioco d’azzardo e della totale libertà (anche di fumare in luoghi pubblici..), mi ha fatto pensare a come potrà essere considerata fra mille anni. I grandi casinò verranno visitati, come accade oggi nei siti archeologici, tramite un percorso di visita che ne farà conoscere l’architetto, il committente, le usanze di chi ci giocava, ritrovando video, foto, fiches come reperti storici. I casinò saranno i resti culturali di Las Vegas. Paragoniamoli al nostro Colosseo, per esempio (…”che azzardo”!!): noi visitiamo oggi un luogo dove gli antichi romani facevano morire gli schiavi sbranati per gioco da belve feroci, un’attività cruenta contro ogni morale che andava molto di moda! Se non altro oggi a Las Vegas non muore nessuno…Un assurdo parallelismo ma efficace per capire che bisogna sempre osservare con occhio critico e senza pregiudizi ciò che ci circonda.
Nella capitale del gioco senza limiti ci siamo rimasti tre notti, ma devo dire che il tempo è volato! Si viene risucchiati dalle luci delle insegne e dalle riproduzioni degli edifici più famosi al mondo (Tour Eiffel, Statua della Libertà, la Sfinge, i canali di Venezia, le statue romane), dalla musica che trovi ad ogni angolo di strada (esce da mega altoparlanti presenti nei vari casino e nei centri commerciali), dalla varietà delle persone che si incontrano. Una volta nella vita, si deve passare anche da Las Vegas.


Venetian - Las Vegas

Venetian - Las Vegas

Venetian - Impressionante...sono all'interno e sembra di
essere a Venezia veramente, manca l'acqua alta. Notare il cielo FINTO

Ceasar Palace - Las Vegas ...quello di "Una notte da leoni"
La statua della libertà a  Las Vegas
Non facciamoci mancare le montagne russe in mezzo alla città!!!!


mercoledì 19 dicembre 2012

Stati Uniti (seconda parte): l'immensità dei paesaggi


Lasciata la costa per l’entroterra, la prima destinazione è la Death Valley. Si raccomanda di pagare la tassa al primo chiosco presente, non è opzionale benché non ci siano sbarre che impediscano il transito. Un’estensione immensa di terra brulla, il tempo sembra si sia arrestato, se non fosse per l’asfalto, potrebbe essere un paesaggio preistorico. Non vi è nulla che ci possa dare una coordinata temporale tranne che questa strada lunga e dritta, vuota, con una linea gialla nel mezzo. Attenzione alla velocità e a non rimanere senza acqua e carburante. Siccome l’area della Death Valley è molto vasta e può servire un pernottamento, meglio scegliere Furnace Creek come meta, anche se non è fra le località più caratteristiche di questa zona che presenta invece agglomerati con pochi abitanti, poco gradevoli per un viaggiatore esigente, ma sicuramente molto “provincia americana”!  http://www.nps.gov/deva/index.htm

Death Valley..strada infinita!

Io e la Death Valley
tutto e niente, questa è la Death Valley

Attraversiamo il Nevada ed arriviamo in Arizona per visitare il Grand Canyon. Per apprezzare questa vasta opera d’arte creata dalla natura vi sono più possibilità, fra cui un tour in elicottero oppure una giornata di trekking scendendo per uno dei sentieri presenti e percorribili anche con i muli. Solo così si può vivere al meglio questo spettacolo, poiché se non lo si osserva dall’interno, esso rimane una piccola immagine che non riesce ad inglobare la vastità che si presenta innanzi. 

confine fra Nevada e Arizona
(qui abbiamo comprato i pistacchi da un signore anziano
molto cortese che conosceva l'Arena di Verona e le opere liriche...un mito!)

sentiero all'interno del Grand Canyon 

Ed ecco la Monument Valley: questo è il posto che mi é rimasto più impresso. Il colore rosso-mattone, il senso di maestosità degli enormi monoliti che hanno delle forme molto particolari, alle quali John Ford e John Wayne hanno dato nomi bizzarri (tipo Snoopy!!!) durante i loro soggiorni per la realizzazione di mitici film western.  Grazie all'escursione in jeep con un nativo americano Navajo, abbiamo visto molti luoghi meravigliosi dell'intera vallata lungo il percorso interno di (Valley Drive). Abbiamo penottato al View Hotel, dove avevamo una vista incommensurabile dalla nostra camera: non vi sono parole per descrivere il tramonto e l’alba, con la luce che si insinua fra gli enormi massi rocciosi. Ed era tutto lì, a portata di mano. Mancava solo Willy il Coyote!   http://www.monumentvalleyview.com/

Un occhio "roccioso" - Monument Valley



Monument Valley, quasi un quadro
La spettacolare vista dall'hotel - Monument Valley

Si prosegue giungendo al Bryce Canyon che è collocato ad un’altezza di 8100 piedi (quasi 2500 metri), quindi possiamo proprio parlare di montagna. La temperatura, in effetti, era pungente, anche nel pomeriggio assolato. Il Bryce è molto suggestivo, proprio per una gradazione di colori aranciati. Soprattutto la forma delle rocce, che si innalzano verso il cielo, mi ha fatto pensare ad una struttura tipicamente “gotica”. So che il paragone è forte, ma questo slancio verso l’alto mi ha fatto tornare alla mente le nostre chiese e cattedrali medievali.
Ottimo il soggiorno al Best Western (http://www.brycecanyongrand.com/

Sosta per il pranzo a Kanab, in direzione Bryce Canyon,
 ristorante tipico con foto di personaggi famosi sulle pareti
e le sedie a dondolo sul porticato
Bryce Canyon

Alla prossima ed ultima parte!
(...e se volete ulteriori informazioni utilizzate la mail che trovate in CONTATTI!!)
Stefania


Trekking in Val di Fassa