lunedì 23 settembre 2013

Non è importante la meta ma il viaggio! Però gli Usa ovest come meta hanno i loro bei perchè.... Prima parte

RACCONTI DI VIAGGIO  
Come promesso ecco il post della nostra carissima amica Giulia... GRAZIEEEEE!!!!!
 

C'è un viaggio che ognuno di noi desidera fare almeno una volta nella vita, se possibile più volte. Quel viaggio per me è arrivato all'improvviso. Come sempre non riesco mai a organizzare per tempo le ferie, prenotare in anticipo, preparare il percorso, leggere tutti i libri e rivedere tutti i film che parlano dei luoghi che andrò a visitare...la musica, invece, quella l'ho cercata perché non può mai mancare! Questa è l'estate della mia prima volta negli Stati Uniti: quattro stati (California, Arizona, Utah, Nevada), otto hamburger con bacon, quasi quattromila km, cinque canyon, infiniti wow e altrettanti 'guarda che spettacolo!'. Di souvenir ne ho portati a casa tanti e non si tratta dei magneti che si attaccano al frigo (ok di quelli ne ho portati a casa un paio)...no non sono nemmeno quei noiosi portachiavi...capire tu non puoi, tu chiamale se vuoi, emozioni. Ve ne lascio qui un po'

 
Los Angeles tu sei romantica, amica delle nuvole...
Los Angeles mi accoglie con un tramonto perfetto. La città se ne sta quatta quatta in penombra mentre sullo sfondo le montagne le fanno da cornice. Una linea grigio – viola ne definisce i bordi che sembrano quasi disegnati a matita, i colori esplodono di luce. Ci sono più variazioni di arancione lì che nella barba di Van Gogh, nel suo celebre autoritratto olio su tela. E mi ritrovo a pensare: dopo tredici ore di aereo e nove ore di fuso quello che ci vuole è proprio tutta questa bellezza sfacciata. Sono arrivata in California!
Obiettivo: chiudere gli occhi il meno possibile, devo vedere tutto!
 




 
Hollywood e i colibrì
Proprio a Hollywood trovo qualcuno che mi dà il benvenuto: dopo una doverosa visita ai fighissimi negozi vintage (mi sarei chiusa dentro buttando via la chiave) in Hollywood Boulevard, una  limonata fresca bevuta percorrendo la walk of fame, una tamarrissima macchina rosa dal cofano baffuto che mi saluta dalla strada, arrivo all'Osservatorio Griffith e, mentre sono impegnata a fotografare la mitica scritta Hollywood, da dietro un arbusto fiorito spunta qualcosa che vola velocissimo, si ferma in aria, fa mille acrobazie e scompare...è un colibrì! Hey io che sono della bassa ferrarese potevo scambiarti per una zanzara..naaa tu sei bellissimo!
 

 
Get your kicks on Route 66
Percorriamo la Interstate 40 verso Williams (Arizona). Ci vogliono appena sette ore per raggiungere la prossima tappa: il Grand Canyon. Siamo in mezzo al deserto del Mojave, in uno spazio sconfinato tutto terra e cielo che si srotola per 400 miglia. La strada, drittissima, si perde all'orizzonte. Ogni tanto un cartello segnala che sulla destra si snoda, parallelamente a noi, la leggendaria Route 66, detta anche 'Mother Road', la strada maestra per eccellenza. A sinistra un tramonto mozzafiato e a destra il simbolo stesso del viaggio on the road: la strada più famosa del mondo! Percorsa negli anni da milioni e milioni di americani in cerca di fortuna verso l'estremo West, verso la libertà, la Route 66 è stata cancellata ormai dalle cartine stradali. Se non avessimo fatto una deviazione sarei diventata un Modigliani a forza di allungare il collo fuori dal finestrino per vederla. E invece mi sono fatta una bella corsa in pieno deserto con 45 gradi all'ombra proprio su quella strada ed è stato fantastico! Rientrata in macchina mi sono scolata un litro d'acqua. Nonostante tutto Kerouac sarebbe fiero di me!
 
 
In volo sopra il Grand Canyon
Questo souvenir non può essere descritto a parole, non può essere raccontato a voce, non può essere immortalato in una fotografia. Questo souvenir può essere solo vissuto come una delle esperienze più emozionanti e incredibili che si possano immaginare. Il Grand Canyon è una cicatrice enorme che attraversa la terra per 500 km di lunghezza. Gli incredibili colori degli strati delle rocce di questa gola raccontano le diverse ere geologiche. Il Grand Canyon è una lezione di storia nel tempo di uno sguardo. Il problema è che poi una volta  lì non sei più capace di smettere di guardarlo. É come un quadro cubista, per goderne a pieno lo devi vedere da molteplici punti di vista e cercare di coglierne l'insieme.


 

Fra le onde del Lower Antelope Canyon
L'Antilope Canyon si trova vicino a Page in Arizona. Guidati da un indiano navajo ci appiattiamo contro le rocce per entrare in uno stretto crepaccio che spacca in due il suolo e ci caliamo in profondità percorrendo una scala metallica. Lo spettacolo che ci aspetta è un suggestivo gioco di luci che provengono dall'alto e rimbalzano sulle rocce erose dal vento e dall'acqua creando uno scenario unico. La nostra guida setta tutte le macchine fotografiche del gruppo per non farci scappare nemmeno un frammento di questo nostro viaggio fra le onde rosse di arenaria.



 

lunedì 16 settembre 2013

Santorini...visita al vulcano e tramonti indimenticabili (part 3)

Eccoci alla fine perdonatemi ma ridurre ad un solo post questi 8 giorni indimenticabili sarebbe stato riduttivo e sopratutto non ce l'avrei fatta. L'ultimo giorno della nostra vacanza abbiamo deciso di dedicarlo all'escursione sul vulcano, l'isola Nea Kameni che per comodità viene anche chiamata Volcano. Le escursioni si prenotano via WEB oppure direttamente in loco. La nostra barca partiva dal vecchio porto di Fira, il quale era raggiungibile in tre modi, la cabinovia che in 4 minuti ti portava sin giù, i 600 scalini fattibili in venti minuti sui muli oppure in mezz'ora a piedi. Grazie alla mia testardaggine abbiamo optato per gli scalini a piedi, e nonostante il caldo, il "muro" di muli che non si spostavano di una virgola mentre passavi, la puzza, anzi, la tanta puzza...siamo arrivati sino in fondo! Partiti per l'escursione...Una breve sosta agli Hot Springs, una piccola caletta dove l'acqua risultava più calda per le sorgenti sulfuree, tuffo dalla barca, (un bagno era doveroso) e arrivo al vulcano. Sembrava di essere su marte, il colore del terreno rossastro, la vegetazione assente,  ma soprattutto il caldo si faceva sentire per via del sole cocente sulle nostre teste e il suolo che fumava di zolfo! Il silenzio era unico e l'orizzonte spettacolare, si vedeva tutta Santorini nell'insieme compresa anche l'isoletta Palea Kameni.
Che dire infine, sembrerò ripetitiva ma Santorini è fantastica, una vera chicca tra le Cicladi, una meraviglia per gli occhi. Ci ha regalato degli splendidi tramonti che, non sto a descrivere ma anche se ci provassi non credo potrei rendergli merito, e idem per le fotografie...per quanto belle possano essere, saranno sempre delle foto dalle quali non si potrebbe sentire il profumo della salsedine e il fragore delle onde, ma alla fine è bello così, ogni viaggio lascia sempre dei ricordi unici e indelebili, ma soprattutto personali e differenti per chiunque vada a visitare gli stessi posti che hai visto te, con occhi diversi.

Luisa


Scalinata per il porto di Fira

Scalinata e muli


Fira vista dalla barca


Nea Kameni


Hot Springs


Nea Kameni


Salita verso il vulcano

Fira vista dal vulcano


Nea Kameni



Rientro al porto
Da qui iniziano una serie di foto con i Miei Tramonti....
 
TRAMONTO DAL FARO DI AKROTIRI 
 





 
TRAMONTO AD OIA 





 
 
TRAMONTO AD OIA 



 

mercoledì 4 settembre 2013

Santorini...spiagge nere e mare cristallino (part 2)

Il mare di Santorini è veramente particolare, e il suo fascino deriva proprio dalle sue caratteristiche spiagge nere. La sabbia la si trova ma solo in pochissimi lidi, e questa anche se non proprio nera, risulta scura e grossolana. Per il resto solo ciottoli, e ad essere sinceri è un gran vantaggio, essendo immersa nel mediterraneo tira un gran vento, e la sabbia avrebbe dato solo fastidio.
Le spiagge più famose sono la Red Beach, molto turistica e piena di gente, dalla quale partono delle barche che poi portano sia alla White Beach che alla Black Beach. Consiglio vivamente di andarci, il panorama delle scogliere che cambiano colore è unico! Queste ultime più tranquille, e meno affollate.
La mia spiaggia preferita era Kambia Beach, tranquilla, piccola, raccolta e poco affollata con un ristorantino niente male e senza troppe pretese. Quelle di Kamari, Perivolos, Perissa e Vilchada sono invece le spiagge più affollate e con servizi, e con i localini nei quali è possibile fare l'aperitivo, in realtà è un unica grande lingua di sabbia nera anch'essa chiamata black beach, intervallata dalle varie località.
Vi lacio con una carrellata di foto che credo parlino da sole.

Luisa


Red Beach

Red Beach (vista dalla barca per le altre spiaggie)
Kambia Beach vista della barca

Lungo costa in barca verso White Beach
White Beach


Black Beach
Kambia beach

Kambia beach

Kambia beach

Kambia beach
Kambia beached in fondo red Beach

Kambia beach

Kambia beach
Kambia beach
Perivolos beach

Mesa Pigadia

Trekking in Val di Fassa