RACCONTI DI VIAGGIO
Come promesso ecco il post della nostra carissima amica Giulia... GRAZIEEEEE!!!!!
C'è un viaggio che ognuno di noi desidera fare
almeno una volta nella vita, se possibile più volte. Quel viaggio per me è
arrivato all'improvviso. Come sempre non riesco mai a organizzare per tempo le
ferie, prenotare in anticipo, preparare il percorso, leggere tutti i libri e
rivedere tutti i film che parlano dei luoghi che andrò a visitare...la musica,
invece, quella l'ho cercata perché non può mai mancare! Questa è l'estate della
mia prima volta negli Stati Uniti: quattro stati (California, Arizona, Utah,
Nevada), otto hamburger con bacon, quasi quattromila km, cinque canyon, infiniti
wow e altrettanti 'guarda che spettacolo!'. Di souvenir ne ho portati a casa
tanti e non si tratta dei magneti che si attaccano al frigo (ok di quelli ne ho
portati a casa un paio)...no non sono nemmeno quei noiosi portachiavi...capire
tu non puoi, tu chiamale se vuoi, emozioni. Ve ne lascio qui un po'
Los Angeles tu sei romantica, amica delle
nuvole...
Los Angeles mi accoglie con un tramonto
perfetto. La città se ne sta quatta quatta in penombra mentre sullo sfondo le
montagne le fanno da cornice. Una linea grigio – viola ne definisce i bordi che
sembrano quasi disegnati a matita, i colori esplodono di luce. Ci sono più
variazioni di arancione lì che nella barba di Van Gogh, nel suo celebre
autoritratto olio su tela. E mi ritrovo a pensare: dopo tredici ore di aereo e
nove ore di fuso quello che ci vuole è proprio tutta questa bellezza sfacciata.
Sono arrivata in California!
Obiettivo: chiudere gli occhi il meno possibile,
devo vedere tutto!
Hollywood e i colibrì
Proprio a Hollywood trovo qualcuno che mi dà il
benvenuto: dopo una doverosa visita ai fighissimi negozi vintage (mi sarei
chiusa dentro buttando via la chiave) in Hollywood Boulevard, una limonata fresca bevuta percorrendo la walk of
fame, una tamarrissima macchina rosa dal cofano baffuto che mi saluta dalla
strada, arrivo all'Osservatorio Griffith e, mentre sono impegnata a fotografare
la mitica scritta Hollywood, da dietro un arbusto fiorito spunta qualcosa che
vola velocissimo, si ferma in aria, fa mille acrobazie e scompare...è un colibrì!
Hey io che sono della bassa ferrarese potevo scambiarti per una zanzara..naaa
tu sei bellissimo!
Get
your kicks on Route 66
Percorriamo la Interstate 40 verso Williams
(Arizona). Ci vogliono appena sette ore per raggiungere la prossima tappa: il
Grand Canyon. Siamo in mezzo al deserto del Mojave, in uno spazio sconfinato
tutto terra e cielo che si srotola per 400 miglia. La strada, drittissima, si
perde all'orizzonte. Ogni tanto un cartello segnala che sulla destra si snoda,
parallelamente a noi, la leggendaria Route 66, detta anche 'Mother Road', la
strada maestra per eccellenza. A sinistra un tramonto mozzafiato e a destra il
simbolo stesso del viaggio on the road: la strada più famosa del mondo!
Percorsa negli anni da milioni e milioni di americani in cerca di fortuna verso
l'estremo West, verso la libertà, la Route 66 è stata cancellata ormai dalle
cartine stradali. Se non avessimo fatto una deviazione sarei diventata un
Modigliani a forza di allungare il collo fuori dal finestrino per vederla. E invece
mi sono fatta una bella corsa in pieno deserto con 45 gradi all'ombra proprio
su quella strada ed è stato fantastico! Rientrata in macchina mi sono scolata
un litro d'acqua. Nonostante tutto Kerouac sarebbe fiero di me!
In volo sopra il Grand Canyon
Questo souvenir non può essere descritto a parole,
non può essere raccontato a voce, non può essere immortalato in una fotografia.
Questo souvenir può essere solo vissuto come una delle esperienze più
emozionanti e incredibili che si possano immaginare. Il Grand Canyon è una
cicatrice enorme che attraversa la terra per 500 km di lunghezza. Gli
incredibili colori degli strati delle rocce di questa gola raccontano le
diverse ere geologiche. Il Grand Canyon è una lezione di storia nel tempo di
uno sguardo. Il problema è che poi una volta
lì non sei più capace di smettere di guardarlo. É come un quadro
cubista, per goderne a pieno lo devi vedere da molteplici punti di vista e
cercare di coglierne l'insieme.
Fra le onde del Lower Antelope Canyon
L'Antilope Canyon si trova vicino a Page in
Arizona. Guidati da un indiano navajo ci appiattiamo contro le rocce per
entrare in uno stretto crepaccio che spacca in due il suolo e ci caliamo in
profondità percorrendo una scala metallica. Lo spettacolo che ci aspetta è un
suggestivo gioco di luci che provengono dall'alto e rimbalzano sulle rocce
erose dal vento e dall'acqua creando uno scenario unico. La nostra guida setta
tutte le macchine fotografiche del gruppo per non farci scappare nemmeno un
frammento di questo nostro viaggio fra le onde rosse di arenaria.